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“L’aggressività nei contesti sanitari: prevenzione e strategie e gestione” – Bologna 17/10/2018

13:11 11 Ottobre in News
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Il contesto sanitario è caratterizzato da un sistema organizzativo, relazionale, tecnologico in continua
evoluzione ed estremamente complesso.
Da ciò derivano situazioni di rischio per tutti (operatori sanitari e utenti) che rimandano al tema della
sicurezza negli ambienti di lavoro, tema ampiamente discusso, analizzato, studiato sotto varie
sfaccettature e legiferato nel tentativo di trovare soluzioni efficaci.
L’aggressività è una delle possibili evenienze dell’operatività sanitaria perché un professionista della
salute deve confrontarsi, ogni giorno, sia con dati concreti (visibili e/o tangibili) sia con comportamenti
e rapporti; non solo con organi ma con “relazioni”.
La tutela della sicurezza deve essere motivo di riflessione continua all’interno del sistema sanitario
globale e chiama in causa tutti:
 Direzione Aziendale
 Operatori Sanitari
 Utenti quali soggetti attivi del Servizio Sanitario.
Solo di recente in Italia è nata la cultura della gestione del rischio clinico, il cosiddetto risk
management, volto a creare un’ottica di prevenzione centrata sugli utenti e a qualsiasi livello di una
organizzazione sanitaria.
Il fenomeno dell’aggressività e/o violenza a danno degli operatori sanitari, risulta essere problema di
ampia portata (confermato dai dati di letteratura sia nazionali sia internazionali); bisogno prioritario di
salute pubblica; fonte di stress per gli operatori sanitari e con conseguenze sui singoli individui,
sull’équipe curante, sul clima di lavoro. Le ricadute degli agiti aggressivi e/o violenti sono emotive,
etico/morali, clinico assistenziali, organizzative, gestionali, economiche, giudiziarie e di contesto.
Si tratta quindi di un ambito delicato che investe la persona (vittima) nella sua interezza. È un tema di
grande attualità, ancora sottostimato e sottovalutato, molto frequente in diversi settori della sanità …
In particolare il fenomeno delle aggressioni al personale sanitario è in preoccupante aumento e non
deve essere tollerato o minimizzato, ma monitorato ed affrontato con decisione.
Il risk management rappresenta una sfida importante all’interno dei contesti di cura e di assistenza
perché si tratta di evenienze che si manifestano in modo del tutto inatteso, ma che costituiscono
momenti rivelatori di gravi criticità del sistema.
Si tratta di un ambito affascinante che può essere affrontato in modo innovativo, sviluppando forte
interesse e motivazione negli addetti ai lavori soprattutto negli operatori sanitari che più di altri si
confrontano quotidianamente con il “rischio”.
Il ruolo della formazione sarà quello di: promuovere la conoscenza sul fenomeno; il potenziamento di
buone pratiche cliniche per il contenimento e la gestione dell’aggressività; l’adozione di strumenti per
la valutazione e prevenzione del rischio aggressività (GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO) .
Tuttavia, un effettivo cambiamento deve essere sostenuto soprattutto dalla volontà di modificare
un’impronta culturale difficile da sradicare quale per esempio la problematicità nella segnalazione di
agiti aggressivi e/o violenti (cultura della segnalazione) verso una tolleranza uguale a zero.

PIEGHEVOLE 17 Novembre 2018